nazionale preti

La Nazionale dei Sacerdoti sabato 13 settembre sarà a Ischia per disputare un incontro di calcio a scopo benefico. E’ la prima volta che la “Squadra di Dio” sbarca sull’Isola Verde. Dopo l’impatto mediatico avuto grazie a Sanremo, alla Domenica Sportiva, a Quelli che il Calcio ed altri programmi sportivi e non di respiro nazionale, la “Selecao” religiosa si è fatta conoscere lungo lo Stivale e le partite dei sacerdoti appassionati di calcio sono sempre molto seguite. Una recente udienza privata con il Santo Padre Benedetto XVI ha ulteriormente reso importante la rappresentativa dei preti “pallonari” che formano un organico di circa quaranta atleti che almeno due volte al mese (in primavera e in estate gli impegni però si moltiplicano) scendono in campo per portare un messaggio di solidarietà, affinché vengano raccolti fondi per la costruzione e il completamento di strutture importanti come scuole e ospedali nei Paesi del Terzo Mondo. L’invito alla “Squadra di Dio” è stato rivolto dal Comitato Festeggiamenti San Leonardo di Panza che per sabato 13 settembre (ore 21.00), al campo sportivo intitolato al Santo Patrono della popolosa frazione foriana, ha organizzato una partita di calcio. La squadra “isolana” sarà formata da vecchie glorie e autorità politiche. Una serata all’insegna del divertimento ma soprattutto della solidarietà, un’occasione per lanciare anche un messaggio distensivo a chi il calcio lo pratica o lo segue da spettatore. La squadra ufficiale dei sacerdoti italiani ha quasi due anni di vita ma ha già calcato terreni di gioco per quasi quaranta appuntamenti. I risultati del campo parlano chiaro, quelli della solidarietà ancor di più. Perché lo scopo benefico degli incontri è la vera e più importante vittoria di questo gruppo, nato dalla spinta di un laico, Moreno Buccianti. «L’interesse verso la “Selecao” sta crescendo in maniera esponenziale e ciò non può che farci piacere. A noi interessa raccogliere fondi da destinare ad opere di beneficenza, non certo apparire. E, al contrario di quanto qualcuno potrebbe pensare, il nostro livello di gioco non è niente male. In squadra ci sono preti che hanno vestito anche casacche importanti prima di entrare in seminario. Penso a don Paolo De Grandi, calciatore nel Verona di Bagnoli con Fanna e Tricella, o a don Giorgio Leonardi, che ha compiuto tutta la trafila giovanile sino alla Nazionale Under 16». In rosa, forzatamente ampia per evitare che gli ovvi impegni pastorali riducano all’osso le presenze alle partite, anche preti brasiliani, polacchi e portoghesi. Tutti però rigorosamente reclutati nelle parrocchie della Penisola. Con una forte presenza di sacerdoti lombardi e del milanese. Come quella di don Matteo Camisana della parrocchia San Carlo di Monza, del presidente don Claudio Burgio di Cinisello, di don Fabio Biancaniello, seregnese di nascita ed oggi parroco a Solaro, don Claudio Colombo e don Paolo Pupillo di Senago. Senza tener conto di don Maurizio Bianchi di Cerro Maggiore, don Enrico Nespoli, capitano di Vedano Olona, e don Cristian Caputo di Induno.

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