di Don Pasquale Sferratore 2° Classificato
TRAGEDIA DEL MARE
Sereno il cielo.
La schiuma bianca dell'onda cheta
lambisce i tuoi piedi
e i tuoi giuochi innocenti.
Un'onda gigante infuria e travolge,
un grido: mamma! che l'onda sconvolge.
Storia di oggi; storia di ieri:
il mare ( Rosso ) travolse
cavalli e cavalieri.
Un albero di palma
ricorderà le tue braccia,
tenere e forti,
dove l'onda raccolse il fango e la morte.
Il sole ritornerà
sulle spiagge deserte,
dove ogni mamma,
con le braccia conserte,
cullerà nei suoi sogni
ancora un bambino,
che l'onda crudele
nel fango sommerse.
Amaro destino!
Ma il fiume ed un seme riprende il cammino.
Nei tuoi occhi innocenti
sorrideva la vita.
Ora, scolpita è un'onda gigante,
che sotto il suo manto travolse la vita.
Già spunta l'aurora
e nel grande silenzio di voci di bimbi,
or cantano gli angeli,
cantano in coro:
mamma, è nel cielo,
il tuo grande tesoro.
Bambino,
abbracciato ad un albero,
che porti nel cuore
tragedia e dolore,
or scendi ché mamma
ti stringe al suo cuore,
più forte dell'onda
sarà sempre il suo amore.
Mamma,
che raccoglievi conchiglie
insieme ai tuoi figli,
or raccogli il tuo sguardo
nel nero manto della sera,
speriamo che anche per te
rispunti una gemma
quando è primavera.
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info: ischia2002@hotmail.com Ultimo aggiornamento 16 febbraio 2005