di Rosanna Spina
SCAVI INTERIORI
Meglio l'abisso d'una solitudine
totale, che il lento sgocciolio
d'un abbandono.
Come sottrarre dal tempio musicale
le ultime note d'un canto
spezzato nella gola?
Come puoi veder franare i simboli,
gli stucchi d'angeli biondi
che cantavano abbracciati
tutti in coro?
Con quali macerie,
con che frammenti edificare
nuove navate, supremi campanili,
a lanciare pių in alto le preghiere?
Stelle disfatte nei luccichii degli occhi
sembrano ultime demolizioni,
lance infuocate in dolorosi scavi
fuori e dentro di noi,
nelle tessiture impalpabili dell'anima
e negli anfratti pių angusti del mistero.
Dalle prigioni
i sospiri maledetti
provano ancora a demolire grate
nel delirio impotente d'allucinazioni; ma la solitudine,
č il volo a ritroso d'un uccello che torna a recludersi da solo: -dorata gabbia,
supplizio spirituale
all'innocenza di murarsi vivi.
|
info: ischia2002@hotmail.com Ultimo aggiornamento 6 marzo 2005