Tonino Della Vecchia     

            

 Il telefono squilla. Con una pazienza invidiabile, per più di mezz’ora, un’infinità di numeri, date e parole con quella signora un po’ pesante ma desiderosa di venire a Ischia.

Di nuovo drin, drin. “Pronto? Professore!!! Come sta? Sì, tutto confermato la Conferenza è alle 18.00…”

Così, dietro la sua scrivania e perennemente al telefono, Zio Tonino passava le sue giornate di lavoro, alternando la direzione dell’albergo di famiglia agli impegni come promotore di quegli appuntamenti culturali che assieme ai suoi migliori amici, instancabilmente, organizzava.

Il caffè di mezza mattinata era d’obbligo, e sicuramente era bevuto con qualche cliente che di passaggio riusciva senza poche difficoltà a farlo staccare un momento.

Il canovaccio, sempre lo stesso, era dettato da quella necessità di creare un confronto, un rapporto cordiale e di scambio d’idee con la persona che aveva di fronte.

Delle volte, in momenti un po’ di quiete era rapito nelle lunghe partite di scacchi che giocava coi soliti amici o con quel cliente appassionato come lui.

Più di una volta mentre alla Torre di Guevara chiacchierava con questo o l’altro artista che per l’occasione esponeva, alternava stupore e meraviglia per le opere in allestimento, allo stupore e meraviglia per i panorami e i colori che in momenti diversi illuminavano il paesaggio.

A tavola poi, con la giusta compagnia, era un instancabile raccontatore di barzellette e aneddoti comici che non permettevano di proseguire nel mangiare e nel bere perché si lacrimava ancora dal ridere. 

Chi lo conosceva lo ricorderà sicuramente così, e l’idea di dedicargli il Concorso di Poesia “Città di Panza” 2005, per zia Susy e noi di famiglia è stata una ennesima conferma di quanto era ed è presente nei cuori di tanti.

Le vostre iniziative, che vedono giovani e meno giovani confrontarsi nell’arte letteraria tra le più belle, e in giochi ludici

tra i più diversi, sarebbero piaciute a zio Tony proprio perché oltre alla competizione, stimolano incessanti occasioni di arricchimento reciproco, utili alla crescita sociale della nostra isola.

Per queste ragioni, zia Susy e noi tutti di famiglia, nel ringraziarvi per questo affettuoso ricordo vi incoraggiamo augurandovi grandi successi per gli appuntamenti di quest’anno e per quelli futuri.

Dario Della Vecchia

 

 Un gentiluomo buono, discreto, colto, silenzioso e generoso. Questi credo siano stati i tratti distintivi di Tonino.

La sua scomparsa ha creato un grande vuoto non solo nel Circolo G. Sadoul che egli ha curato con straordinaria intensità e che ci appare oggi “veramente” come una sua magnifica creatura.

Raramente ho incontrato un amico così disponibile al dialogo. Raramente ho conosciuto tanta ricchezza di animo accompagnata da così mite modestia.

Credo di non esagerare nell’affermare che Tonino abbia dato, nel corso degli ultimi venti anni, il più importante contributo alle iniziative culturali sulla nostra isola. 

                                               Francesco Rispoli

 

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